lunedì 9 dicembre 2013

Donne, credetevi.
Si, si, avete capito bene, CREDETEVI.
Spesso, hanno il coraggio di dirmi che io me "la tiro".
"Tu vuoi troppo. Pretendi troppo, accontentati!"
Io non rispondo e rido.
Semplicemente non capirebbero, perchè spiegare? Ogni tanto c'ho provato ma mi guardano con quella faccia accusatoria, come per dirmi che sto confermando la loro teoria.
Ma lasciate che lo spieghi almeno a voi, che forse potete capire.
Vivo come una brava persona, ho dei valori che rispetto ogni singolo giorno e di cui vado molto fiera e so come trattare una persona da persona, non da oggetto.
Quindi, essendo io una bella personalità, con cui è bello passare il tempo, che ha sempre qualcosa di bello da offrire... Perchè dovrei accontentarmi? Accontentarmi di una persona che non è sicura di volermi, che non ha capito la mia bellezza interiore?
Io non me la tiro, ma non voglio accontentarmi perchè so che merito il meglio di qualcuno là fuori, lo stesso meglio che io regalo a chi mi vuole davvero bene.
E lo stesso lo meritate anche voi.
Voi che siete tutte brave ragazze e donne, che sapete come comportarvi.
Quindi CREDETEVI, amatevi.
Che se in voi non ci credete voi stesse, chi pensate lo farà? 

sabato 26 ottobre 2013

Lasciatemi sfogare...

Eccomi di nuovo in modalità "lingua biforcuta".
Io sono la ragazza zitella a soli 21 anni, quella che tutti si aspettano di veder finire i suoi giorni sola, senza figli, contornata solo da gatti e conigli, un pochino come la gattara pazza dei Simpson. Devo dire che io stessa non disdegno questa fine, visto che non ho affatto paura di stare sola, IO, a differenza di tante ragazze e donne che conosco. Poi, infondo, i gatti e i conigli sono degli animaletti affabili.
Questa immagine di me è nata circa 2 anni fa dopo la grande rottura con il mio ex a cui tenevo tantissimo e che mi ha fatto un pò diffidare dagli uomini, così da decidere di uscire veramente con chi era capace di colpirmi e rifiutando tantissima gente. QUINDI NON NEGO CHE NON SIA ANCHE COLPA MIA, ma c'è qualcosa di male in ciò?
Io, personalmente non penso.
Allora immaginate lo sgomento generale nello scoprire che ho conosciuto un ragazzo.

Ci siamo conosciuti su internet e ci siamo incontrati per vedere se parlavamo bene anche dal vivo. Ebbene sì, lui era meraviglioso anche dal vivo, se non di più.
Abbiamo iniziato a uscire insieme ma non ci possiamo vedere molto perchè la mia città e la sua sono distanti un paio d'ore, ma sono collegate malissimo dai mezzi pubblici e io non ho la patente (ebbene sì, ora ve l'ho confessato... Ho il terrore di guidare). Lui ha la macchina ma gli hanno ritirato la patente per guida pericolosa, per tipo sei mesi.
Insomma ci frequentiamo da un mese, ci sentiamo tutti i giorni, ci piacciamo molto e lunedì abbiamo deciso di iniziare una relazione.
In pratica mi sono impegnata, scatenando il putiferio nei miei amici.
Tutti erano felicissimi per me, perchè sapevano che questo ragazzo mi piace tantissimo e perchè mi volevano vedere contenta da molto tempo.
Mia sorella, che io considero la mia migliore amica, invece era acida e cattivella fin da quando ci siamo conosciuti, sull'argomento.
All'inizio ho pensato che fosse rimasta male perchè si è lasciata da poco con il suo ennesimo ragazzo, ma le mie amiche hanno avanzato la tesi che fosse invidiosa di me.
"No!" rispondevo loro, "E' mia sorella!"
E invece mi sa che avevano ragione.
Non è affatto contenta per me e mi tratta male, inspiegabilmente da un mese esatto, da quando ho incontrato questo ragazzo.
Lei e mia mamma sono molto belle e curate, più belle di me, più magre di me e più "abbottonate" di me.
Non fanno mai una battuta di troppo su argomenti che non sono da signore, insomma. Sono un pochino tirate, per capirci..
Io invece... bhè, mi vedete. Butto tutto sul ridere, scherzo molto e sono sbottonata, sì. Non me la tiro affatto, quando si tratta di parlare con la gente. E sono meno bella di loro; sono comunque un pochino maniaca della cura di me stessa, ma non ai loro livelli: io mi aggiusto, non mi restauro.
Loro sono le dive di casa, sono le belle, le volute. Mia sorella è molto bella e gli uomini si girano a guardarla. IO NON SONO MAI STATA INVIDIOSA DI LORO MA ORGOGLIOSA: E' BELLO AVERE UNA BELLA MAMMA E UNA BELLA SORELLA, si può essere invidiose di Michelle Hunziker o di Adriana Lima, ma non della propria famiglia.
Allora perchè loro mi tiranneggiano? Non fanno altro che dirmi che ho il ragazzo immaginario perchè abita lontano. Mi trattano come se fossi una bambina delle medie con il fidanzatino che si è inventata.
E io questa volta sono stanca, non voglio che rovinino una bella cosa che mi è successa solo perchè loro due tutti le vogliono e nessuno le piglia.
Quando ho detto a mia mamma che avevo trovato un ragazzo mi ha guardato alzando il sopracciglio e mi ha risposto: "Ma chi, tu?"
"E' immaginario mamma, si sono visti due volte e basta!" subito si è intromessa mia sorella.
S. una delle mie amiche più care, senza peli sulla lingua, mi ha detto:
"Lei è solo invidiosa perchè si crede la più bella delle due, solo che a lei la mandano tutti a quel paese e non capisce perchè. Un mio collega che l'ha vista mi ha detto: Bella, ma deve solo stare lì, zitta. E non è una bella cosa"
Sono stata molto dispiaciuta che i ragazzi pensano questo di mia sorella e anche S. che è molto amica anche con lei, ci conosciamo da 15 anni.
La cosa che mi fa male è che sono più contenti gli estranei, che per una volta, UNA, ho trovato un ragazzo che mi sembra sincero e dal quale non ho bisogno di dimostrazioni di nulla, anche se è lontano.
Avrei voluto che anche la mia famiglia lo fosse, ma evidentemente chiedo troppo.





giovedì 10 ottobre 2013

I pomeriggi di una qualunque casalinga...

Ritorna l'autunno e porta con sè il freddo, le nuvole e le foglie gialle.
Ma sopratutto ritornano i mejo contenuti splatter e trash della tv italiana.
Io, da colta e impegnata ragazza ormai non più adolescente, non mi lascio incantare da quei programmi scimmiotteschi e primitivi che riempiono i pomeriggi delle casalinghe.
MA A CHI VOGLIO DARLA A BERE? Io amo follemente e segretamente i reality show più strani, i programmi diseducativi e volgari, ma non ditelo a nessuno.
Le uniche regine del pomeriggio italiano che non sopporto sono le Regine, con la R maiuscola: la D'urso e la De Filippi.
Non guardo Uomini e Donne, ad essere sincera non capisco quello che dicono, mi ammatupiscono perchè parlano parlano ma non dicono niente. Si urlano addosso e basta, mi fanno venire il mal di testa.
Poi non guardo la D'urso perchè mi sta troppo antipatica; Pomeriggio 5 non è il programma adatto a me.
Tutto il resto delle trasmissioni stupide e inutili le guardo appena posso.
C'è una casalinga disperata in me, che salta fuori appena accendo la tv su Real Time, La 5 o Mtv.
Io ho il vizio segreto di guardare i reality show sugli obesi che perdono peso, ingozzandomi di cibo spazzatura. Ci godo proprio, non so perchè, ma la Nutella è più nutellosa se me la mangio mentre sul piccolo schermo un obeso suda e fatica.
Ultimamente mi sono appassionata ad un programma in particolare, che riempie i miei pomeriggi grigi: Detto Fatto con Caterina Balivo.
Premetto che io amo la Balivo, con la mia mamma da ragazzina guardavo sempre Festa Italiana e da lì mi è rimasta nel cuore.
Sarà  che dentro sono ancora un'adolescente, sarà che la tv è uno strumento diabolico, ma non posso fare a meno di guardare quel programma, tutti i giorni.
Allora gente, voi amate la tv? Quali sono i vostri programmi preferiti? Amate anche voi il trash ma ve ne vergognate come me?
Tanti baci!

domenica 29 settembre 2013

La ragazza che passa da un argomento all'altro...

Carissime amiche (anche se non ci conosciamo mi regalate bellissimi pensieri e leggere i vostri post mi tira su il morale spessissimo, quindi sì, siamo amiche!) so che non ho tenuto fede alle mie promesse.
So di aver detto più volte che non sarei sparita, ma sono una recidiva.
Questa volta però sono scusata, è colpa del computer o come lo chiamo io, Catorcetto.
Io avevo l'intenzione di raccontarvi della mia vacanza a Ibiza (posto da sogno, appartamento con vista sul mare, movida meravigliosa e uomini seminudi che mi facevano aria con le palme...) solo che volevo metterci anche qualche bellissima foto del paesaggio, che avevo scattato unicamente per voi. Indovinate un pò? Catorcetto ha deciso di non riconoscere la mia fotocamera quindi non ho potuto scrivere nulla. Quindi, da ignorante dell'informatica come sono, ho aspettato tutto questo tempo nell'attesa che Catorcetto facesse pace con la mia fotocamera, ma niente non ne vuole sapere.
Alla fine quindi, visto che quei due sono ancora ai ferri corti, ho deciso di passare oltre, e in futuro, se mai decidessero di riprendere la loro storia d'amore, vi racconterò di Ibiza con le foto!

Ora però voglio passare ad un argomento diverso.
Giusto due giorni fa la mia vita è stata stravolta da una notizia che ha ridonato luce ai miei giorni.... Ma come al mio solito partirò dal principio.
Come tutte sapete io lavoro in un ufficio adibito a call centre, con una figura mitologica e religiosa molto particolare: Satana.
La sopracitata è stata così soprannominata da me per la sua faccia (truccata da pornodiva) particolarmente angelica, (bianchissima, di porcellana e con occhi azzurrissimi) che nasconde un'orribile carattere e una cattiveria da far paura a Mefisto.
In oltre il suo parrucchiere l'ha dotata di capelli biondissimi, così bianchi da avere i riflessi verdognoli, e insieme alle unghie lunghissime e rosse, le conferiscono quell'aspetto demoniaco che una donna normale non avrebbe.
Satana, aiutata dalle sue orribili gonne fuori moda, se l'è subito presa con me (indignando il mio buongusto) perchè dice che siccome sono giovane non ho nulla da fare tutto il giorno.
Nell'ultimo anno ci siamo guardate in cagnesco e odiate quasi tutti i giorni.
Lei e la sua perfidia contro me e la mia pazienza.
Alla fine non c'ho visto più e le ho detto in faccia che ci ha rotto le scatole a tutti.
Lei si è offesa e non mi ha parlato per tre giorni, poi purtroppo ha ripreso a parlarmi.
Ma ora, dopo un anno di bullismo infantile da parte di una donna di trent'anni, dopo mesi di bile e ulcere nel non poterle urlare contro "VESTITI!" quando con 40 gradi all'ombra lei chiedeva arrogantemente di spegnere l'aria condizionata e chiudere la porta perchè aveva freddo, dopo settimane passate a vederla diventare sempre più mentecatta e sfaticata, inventandosi scuse per non venire al lavoro... FINALMENTE SI E' CAVATA DAI MARONI!
Ultimamente faceva delle fughe in bagno pazzesche ed era dimagrita tantissimo. Noi pensavamo che fosse perchè si era lasciata con il fidanzato, in realtà prendeva diuretici e stava a dieta per un casting da modella.
Così, all'improvviso, dopo essere mancata dal lavoro minimo un giorno a settimana nell'ultimo mese, va dal capo e gli chiede 2 settimane di ferie. Lui come un coglione gliele concede, ma quando lei gli chiede un giorno in più lui si incazza e le dice:
"Satana, devi decidere se vuoi questo lavoro!"
allora lei ha impacchettato la sua crudeltà e se n'è andata.
Perchè le serve tranquillità.
Poi scappa fuori che una nota marca di scarpe l'ha presa per un servizio fotografico a Londra e perciò si è licenziata.
A trent'anni è difficile diventare modella, di solito cercano le ragazzine, comunque sono contenta per lei, ma sopratutto SONO CONTENTA PER ME STESSA CHE NON LA DEVO SOPPORTARE PIU'.
La pazienza paga.
Con il cuore ancora in festa vi saluto e vi auguro una buona domenica.

martedì 23 luglio 2013

Quel dubbio feroce, che ti assale quando meno te lo aspetti...

Ma soprattutto, quando stai per partire!
Sei lì, che stai imbottendo la tua bella (si fa per dire) valigia fucsia di cose che in quell'istante reputi assolutamente indispensabili per la tua sopravvivenza in vacanza, quando ti ricordi all'improvviso che il bagaglio deve avere un peso definito E NON DEVE ANDARE OLTRE.
Allora eccolo! Che si insinua quel dubbio infame, al quale io mi rifiuto altamente di cedere, di solito:

"MA HO DAVVERO BISOGNO DI TUTTA QUESTA ROBA?"

"Sì, cavolo, sì!" urla una vocina angelica dal profondo del mio cuore.
Ma il mio cervello continua a dirmi che "No, non puoi essere tanto superficiale da aver bisogno di un armadio di vestiti per otto giorni e sette notti".
E' che io non ho il dono della sintesi, capisci Cervello? Cioè, ho il dono della sintesi per quello che mi pare. Per raccontare ai miei com'è andata la settimana ce l'ho, ma non è affatto la stessa cosa! Non posso SINTETIZZARE il mio stile! Ci sono troppo affezionata.
Ma dai, guardali! Guarda quel bel vestitino blu maculato che mi guarda con gli occhi dolci, vuole venire in vacanza con me, gliel'ho promesso! Non posso deluderlo! E la t-shirt con la scritta spiritosa ha detto che mi farà rimorchiare un sacco, non posso lasciarla a casa!
Devo? Ma si arrabbieranno con me!
Ah, già inizio a odiare i viaggi in aereo! Almeno in treno il bagaglio può pesare quanto vuoi!
Oh, basta Cervello, 'sta zitto! Sono una superficiale attaccata più al suo guardaroba che a sua madre, e allora? E' un reato? Non credo!
Uff, va bene dai, smetto di esagerare e di fare le tragedie per nulla... infondo posso lasciare a casa qualcosa... ma i trucchi me li porto!

A parte gli scherzi non so davvero cosa mi serva veramente per questa cavolo di vacanza! Riuscirà la nostra eroina a preparare una valigia leggera? Vedremo...

sabato 20 luglio 2013

l'Odissea di Ibiza 2013.

Allora, come vi dicevo nel confusionale post di martedì, mi sono successe tantissime cose.
Innanzitutto, dovevamo partire in tre per andare a Ibiza, ma partiremo in due: abbiamo un caduto in battaglia.
PREPARATEVI PERCHE' LA STORIA HA DELL'IMPOSSIBILE.
Il signore dell'agenzia di viaggi ci aveva detto di presentarci in agenzia a saldare la vacanza un mese prima della partenza, quindi a giugno.
Cos'è ovvio fare nei casi in cui bisogna andare in vacanza o fare delle spese grandi? Tenere da parte dei soldi. Cosa che io e mia sorella abbiamo giustamente fatto, e probabilmente anche Acidella l'ha fatto (almeno questo è quello che penso io).
Nel mese di giugno, però, la cara Acidella incontra un simpatico ragazzo minorenne (che da qui in poi si chiamerà Drogatello) che abita a più di 60 km da dove abitiamo noi, e con il quale inizia una liason basata sul nonsisache. Quella ragazza ha sempre avuto l'orribile vizio di sparire appena trovava un p... pischello. DIFETTO CHE IO NON COMPRENDO E ODIO CON TUTTA ME STESSA. Indovinate quando ha scelto di sparire? Nel periodo in cui dovevamo pagare la vacanza. Agli appelli di farsi viva per parlarne e alle telefonate appariva molto sfuggente per non dire fuggitiva.
Il problema di questa maledetta vacanza è che noi avevamo preso un appartamento e non eravamo in hotel, quindi dovevamo saldare tutte, altrimenti qualcuno doveva pagare di più. Ed eravamo in ritardo di 10 giorni.
Fatto sta che una sera il tipo dell'agenzia di viaggi chiama me e mia sorella chiedendoci di andare a saldare il prima possibile (nonostante noi fossimo passate in agenzia a chiedere qualche giorno in più di attesa, solo per Acidella che non si decideva a pagare). Noi lo abbiamo fatto presente ad Acidella ma lei si è messa a fare l'acida e a rispondere a cavolo, chiedendo prima che le anticipassimo noi quei soldi (e io ho le ho detto di no, visto che le avevo prestato i soldi della prima rata e ci aveva messo un bel pò a rendermeli) e poi arrabbiandosi dicendo che se avevamo fretta potevamo saldare da sole la nostra parte.
Allora: tu prenoti una vacanza che ti scoccia finire di pagare perchè non hai i soldi, ma vai al mare un fine settimana con il tuo Drogatello allungando la corsa di 60 km per passarlo a prendere, metti tutte le settimane un bel pò di quattrini su quel tuo macchinone che consuma un sacco per andare a trovarlo e spendi e spandi per lui andandoci a cena e dimenticando anche i compleanni delle amiche. Mi sembra una presa in giro, ma affari tuoi, vuoi che io saldi da sola? Perfetto. Un pò incazzata ma ancora dotata di un briciolo di calma, la mattina dopo sono andata in agenzia  con mia sorella a braccetto e abbiamo saldato la nostra parte, dando al tipo il numero di Acidella se la doveva sollecitare al pagamento.
Il giorno dopo quando si è fatta viva convinta che io sarei andata a saldare per lei ha avuto una bella doccia fredda: le ho dato l'indirizzo dell'agenzia e ce l'ho mandata da sola. Ecchecavolo!
Apriti cielo! La sera mi ha mandato un messaggio su facebook lungo i chilometri dicendo che all'agenzia hanno detto che non era vero che ci avevo chiamate per saldare. Mi ha accusata di voler litigare e mi ha minacciata di disdire la vacanza facendomi pagare 400 € in più.
Io, stanca del suo atteggiamento da acida stronza che può trattare tutti male, gliene ho dette quattro.
Non mi dilungo sulle figuracce dei suoi genitori, di sua zia (che mi ha messo le mani addosso), di sua sorella, che si sono tutti messi in mezzo (ma per fare che, poi? Ci si andava tutti insieme in vacanza?) e vi dico com'è finita: io e mia sorella andiamo lo stesso a Ibiza pagando un centinaio di euro in più (che ad averlo saputo nemmeno mi sarei arrabbiata alla sua stupida minaccia) e lei non solo sta a casa e perde 330€ che ha già pagato, ma si ritrova senza due amiche e dovendomi restituire dei soldi e dei vestiti che le ho prestato.
Ah, questa Ibiza mi sta costando un sacco di stress! Speriamo solo che lo valga tutto.
Comunque vi do un consiglio: non lasciatevi mai plagiare dagli uomini e non spendete i vostri risparmi in loro, perchè poi non ve li ritroverete per saldare i vostri debiti, proprio come ha fatto Acidella. A 20 anni un pò di maturità e anche due spicci nel conto, fanno comodo.
Contenta di aver allontanato la gente sbagliata e in procinto di partire, vi saluto e finalmente vi faccio dare un volto a questa EnneN.
Buon sabato ragazze!




martedì 16 luglio 2013

LA RAGAZZA CHE SA COME TIRARSELE TUTTE ADDOSSO!

Indovinate chi è la ragazza che ha la capacità unica e assurda di tirarsi le sfortune addosso??? Bravissime, avete indovinato, sono IO!
Ora vi spiego: vi ricordate cosa avevo scritto nell'ultimo post che ho pubblicato? Che non mi succede una mazza, che ho una vita noiosa, noiosa, noiosa.
Pochi giorni dopo aver scritto quel maledetto post... zac! Ecco che mi succedono tutte, tutte, tutte. Le peggio peripezie, le più rocambolesche stranezze, ecco che capitano a me! E indovinate quando? QUANDO NON HO NEANCHE UN MINUTO LIBERO PER SCRIVERLE. Un classico, no?
Sempre più con la testa a Ibiza e con la valigia quasi pronta, vi do un bacio e vi saluto... Buone vacanze ragazze!

mercoledì 12 giugno 2013

La vita noiosa di una giovane toscana

Care ragazze, sparisco spesso e in ogni post prometto che tornerò a scrivere e ne sono convinta anche io... Se non fosse che non ho più un cacchio da raccontare. Mi succedono sempre le stesse identiche cose: evito i ragazzi sfigati, lavoro, bado al mio coniglietto, esco, lavoro e spendo i due soldi che guadagno e lavoro, non so se l'ho già detto.
L'unica cosa che sta cambiando nella mia vita è la mia taglia (che grazie a Dio si riduce) e la mia scarpiera (che grazie a Dio si ingrandisce).
Pensate che per portare un minimo di pepe nella mia esistenza, ultimamento ho ripreso a leggere i romanzi harmony e a guardare i talent show in televisione, giusto per vedere i sogni degli altri.
Tutto sommato la mia vita tranquilla non mi dispiace, al cervello fa decisamente bene.
Sperando di avere molto presto qualcosa di nuovo da raccontarvi, vi saluto e vi auguro di fare una vita più movimentata della mia.
Ciaooooooo!

venerdì 24 maggio 2013

La Crisi...

Ci dicono che siamo bamboccioni, ci dicono che non facciamo niente per cambiare, che siamo demotivati, sfaticati e senza speranza. Ci dicono che siamo degli eterni bambini che gravano sulle famiglie, che non impareremo mai a camminare con le nostre gambe e che siamo tutti superficiali figli di una società superficiale. 
Vorrei sapere dove sono tutti questi giovani pupazzi di pezza, perchè io, sinceramente non ne conosco.
Magari mi sbaglio, ma con un futuro nero come quello che ci è stato prospettato, l'unica cosa che ci rimane per andare avanti è la fame di lavoro e di svolta.
Fortuna che sono i giovani ad essere senza valori morali...

venerdì 10 maggio 2013

Troppe sfide per una EnneN sola!

E' un buon pomeriggio ragazze mie? Mi auguro che almeno per voi lo sia!
Io mi sono arrabbiata e sto tenendo il muso alla mia coniglia Nutella. Per colpa sua sto navigando con la chiavetta e non con l'adsl, visto che ha pensato bene di mangiarsi i fili del telefono.
Il bello è che è stata velocissima! Mia sorella l'ha liberata (ha il brutto vizio di fare un pò come vuole con la mia bambina) e non ha guardato dove andava. Ora, non so se qualcuno di voi ha un roditore in casa, ma chi ce l'ha saprà perfettamente che sono attratti dai fili della corrente, quindi vanno coperti o comunque resi inaccessibili, cosa che io di solito faccio. Fatto sta che oggi, mentre cucinavo il pranzo sentivo mia sorella imprecare contro il computer perchè internet non andava. Quando sono andata a vedere cosa era successo mi sono accorta che i fili erano spezzati, o meglio, mangiucchiati.
Il tutto in soli 5 minuti! Tutto quello che va ricomperato lo pagherà lei, ma intanto Nutella è in punizione e non  la farò uscire dalla gabbia, per oggi.

Cambiando discorso e parlando di cose serie, ho finalmente prenotato la vacanza.
Ibiza sola andata? MAGARI! Comunque dal 26 di luglio fino al 3 di agosto io non sarò reperibile e ammesso che ritorni (viva), lo sarò dal 4 di agosto in poi.
Tutto ciò è meraviglioso, se non per un piccolo particolare: io non sono mai salita in aereo.
E mi cago un pò addosso all'idea (scusate il francesismo).
Però ho dato la caparra della vacanza e a meno che io non voglia andarci con il teletrasporto come Goku, è bene che salga in quel maledetto aereo.
Mi sto anche rimettendo in forma, in vista della partenza! (coro di voci: "ERA ORAAAAA!") Per il momento ci sto riuscendo bene e ho buttato giù 6 chili e mezzo. Per il 26 luglio dovrei perderne altri 12, se tutto va secondo i piani.
Pensate che ora io viva solo in funzione di questa maledetta vacanza? Vi sbagliate! Sto già organizzando rocambolesche avventure per quando tornerò, non a caso io e la mia amica Acidella abbiamo deciso di tatuarci le nostre reciproche iniziali, (oddio detto così è un pò da bimbeminkia) e credetemi che ne vedremo delle belle! Mi tatuerò sul polso una A con un cuoricino infondo e lei si farà una N perfettamente uguale.
Secondo ci scambieranno per una coppia lesbo non dichiarata, il che rende il tutto ancora più perfetto.
E poi? 
Ah, già, la sopracitata Acidella mi ha fatto scommettere che mi sarei tagliata i capelli se fossi riuscita a perdere 20 chili.
Chiunque mi conosca sa che è più facile che io perda 20 chili, salga su un areo e mi faccia un tatuaggio piuttosto che mi tagli le mie chiome ricce.
Ma nonostante ciò ho accettato.
La EnneN più aggressiva del mondo vi saluta e vi augura un buon fine settimana, sperando che la sua coniglia non decida di cenare con i fili del computer...

lunedì 6 maggio 2013

L'AMORE, QUELLO VERO.

"Ho incontrato l'amore, quello vero.
Questa volta non ha la bellezza di un dio, non ha la voce ammaliante o i gesti sensuali.
E' diverso da come me lo aspettavo.
Non mi fa girare la testa o mi fa venire l'ansia quando non c'è. Non mi fa bramare il suo corpo nè mi fa desiderare di stare tra le sue braccia.
No, niente di tutto questo.
Mi basta guardarlo negli occhi per sentirmi in pace.
Mi basta sapere che esiste lui nel mondo per stare bene, e concepirlo come un posto un pò migliore.
Forse questa volta sono io che sono impazzita.
Anche se non c'è niente di cui io sia più sicura: è amore.."

Marchiata a fuoco dalle mie stesse, antiche parole.

sabato 27 aprile 2013

Una "figlia" ti cambia la vita!

Ho trascurato il blog, ultimamente, lo so. Sono sparita senza lasciare tracce, lo so.
Ma capitemi! Tra il lavoro, la prenotazione della vacanza (soprattutto la ricerca del prezzo più basso) e il sole che c'era nell'ultimo mese... non ho avuto tempo di scrivere. Senza contare il fatto che di recente sono diventata "mamma" e si sa che i pargoli ti portano via molto tempo. La mia è una femmina, è nera, è pelosona  e ha le orecchie lunghe.
No, non mi sono accoppiata con un alieno, mia figlia è una coniglietta! Si chiama Nutella (nome donatole nella follia della mia ultima dieta, che sto facendo da ormai quasi un mese) e ha il musetto più dolce del mondo.
Scorrazza in giro per casa, si ficca negli angoli più impensati e poi fa la gnorri perchè sa che mi arrabbio se vedo che va dietro ai mobili, ma la scovo sempre grazie al musetto impolverato che sfoggia spessissimo.
E' una vera peste! Adesso, per esempio, sta gironzolando per il salotto e io devo far attenzione, perchè se la perdo di vista un minuto si mette a rosicchiare i fili del computer o della tv, rischian
do di finire per le verdi praterie.
Poi scambia il tappeto per un pratino d'erba e se lo mangia.
Ha le stesse tendenze della sua mamma, cioè mangia come una forsennata. Nella speranza di non farla diventare grassa, le ho comprato un mangime apposito che non la fa ingrassare, ma non serve a una emerita cippalina, visto che quando sono fuori casa, mia sorella e mio padre le danno mele, pane e un sacco di paglia. La viziano veramente un sacco!
Ma Nutella è la mia bambina, quindi i vizi peggiori glieli posso dare solo io!
Comunque seriamente parlando, mi sono presa quella piccola palla di pelo dolcissima perchè come ogni donna sento l'incedere lento dell'orologio biologico, quindi è bene che inizi a prendermi cura di qualcosa di vivo e fragile per vedere se ho le capacità per fare la madre.
Eh, sì, l'istinto materno spesso è irrazionale, ma quando arriva non c'è nulla da fare.
Per quanto riguarda la mia voglia di ritornare in forma per la vacanza, ho perso 5 chili. Dai, dai! Ne mancano altri 4 o 5 e perdo una taglia completa, così da risfoggiare la mia 44 tanto adorata.
Comunque in tutto questo, sono sicura di una cosa sola: meglio un animale che un uomo.

p.s: nella foto si nota molto che Nutella sta diventando proprio grassoccia! Ma non è carina lo stesso?

venerdì 29 marzo 2013

Il mistero dei calzini scomparsi...

Oggi sono polemica, tanto polemica.
Avete presente quando mettete a lavare i calzini uno dentro l'altro per avere la sicurezza matematica di non perderne nessuno e, magicamente, ci riuscite?
Io no.
Casa mia è una ladra. Il problema è che, a differenza di come dice mia madre, non restituisce proprio un cavolo.
Qualche mese fa mi sono infuriata perchè avevo messo a lavare i miei jeans preferiti e la mia maglietta preferita e... sono spariti nel nulla. Mia nonna li aveva stesi, lo avevo visto con i miei occhi, ma al momento di ritirarli non c'erano più. Avevano deciso di abbandonarmi, così, senza nemmeno un saluto. Cioè, più o meno. Abbiamo scoperto poco dopo che ci sono delle zingare che rubano vestiti nella mia zona, quindi non possiamo più stendere i panni davanti casa, ma solo alla finestra.
Anche se finchè non vedrò una di loro con i miei jeans addosso, sarò quasi sicura che me li abbia rubati la mia casa.
Diciamo che da me fare la lavatrice è come fare la roulette russa: questa volta quale paio di calzini sparirà? Già, perchè da quando li metto l'uno dentro l'altro per ritrovarli insieme, loro hanno imparato a sparire insieme!
Questo fino a ieri.
Infatti, dopo essermi accorta di essere rimasta senza calzini puliti per l'ennesima volta, nonostante ne compro pacchi su pacchi ogni mese, mi sono detta BASTA. Ora voglio scoprire dove finiscono i miei calzini dopo la lavatrice.
Cerca di qua, cerca di là, indovinate dove ho ritrovato quei fuggitivi dei miei calzini? Nel cesto della biancheria di mia sorella.
Quella scaltra ladra apre il mio cassetto ogni santa mattina e se ne mette un paio dei miei, perchè i suoi sono tutti spaiati, facendo saltare i nervi al mio carattere puntiglioso.
Ma ora non lo farà più, visto che nasconderò i miei calzini in un posto sicuro, dove solo io li posso trovare... a meno che non ci pensi la casa, a nasconderli!
Vi prego, ditemi che è un problema che avete anche voi!

sabato 16 marzo 2013

La fine dell'era Blondie

Care signore, carissime amiche.
Oggi sono qui (quasi in lutto), a fare un tributo ad una fase della mia vita che se ne va.
Signore, in quanto donne, conoscete benissimo l'importanza dei capelli nella vita di una ragazza, e con loro l'importanza del parrucchiere.
Di solito è una figura un pò mistica, tra l'affabile e lo spregiudicato che ti consiglia quei colori assurdi ("Facciamo un paio di meches ramate, calde? Ti starebbero da Dio!" oppure "Un riflessino mogano? Che ne dici?") o quei tagli troppo impegnativi, che se gli dai piede libero sulla tua chioma, esci dal negozio come se fossi stata ad un safari in Africa, a fare il leopardo.
Io ho la fortuna di aver conosciuto la parrucchiera meno mistica e spregiudicata del mondo. Non consiglia colori strani, non strafa con trattamenti inutili e sa dirti le cose come stanno e, qualità da non sottovalutare, non rischia con i tuoi capelli.
Stamattina ho fatto impallidire quella povera ragazza presentandomi al suo negozio con la mia bella chioma bionda e chidendole ... di farla ritornare scura.
Dopo una ventina di minuti di discussione su come poteva fare siamo arrivate alla conclusione che era meglio arrivarci per gradi. Cioè che mi avrebbe fatto un castano non troppo scuro, sperando che prendesse, per poi finire di scurirli nei prossimi mesi.
Fatto sta che la qualità dei miei capelli, che sono molto grossi, ha permesso alla tinta di attaccarsi molto bene, così che ne sono uscita castana scura.
Fortuna che non doveva prendere!
Sono proprio soddisfatta! Entrare dal parrucchiere alle 9 di mattina bionda come Britney e uscirne alle 12 e 46 minuti, più scura di Sofia Vergara, ti fa credere nei miracoli.

Ho deciso di chiudere con le tinte e con il biondo.
Ricordo di essermi fatta bionda per far dispetto ad un uomo che mi aveva lasciata. Lui adorava i miei capelli scuri, così che li ho fatti chiari come atto di ribellione, per fargli capire che non ero più la sua.
Ma è ora di ritornare la ragazza semplice (più o meno) che sono sempre stata.
Chiudo l'era Blondie della mia vita, rivolgendovi una bella domanda:
Avete cambiato look anche voi, in passato, per ribellione a qualcosa o a qualcuno?
Buon fine settimana!

domenica 3 marzo 2013

Voglia di sentirsi una Diva

Care ragazze, buona serata!
Avete già progetti per le vacanze estive? Dite che è troppo presto? Ma no! E' il periodo perfetto per iniziare a scegliere la meta giusta per passare le ferie!
Quest'anno abbiamo deciso di andare a Ibiza.
Io, mia sorella e la mia amica Acidella, vogliamo partire all'avventura, quella notturna. Ah, già me l'immagino: sole, spiaggia, mare e discoteca. Stop! Non voglio altro, per la vacanza di quest'anno.
Partiamo tra single, le uniche tre single (mia sorella è una new entry del circolo Single Ladies, è un po' singhiozzante dai tira e molla con il suo ex, ma al momento sembra che regga) e abbiamo l'intenzione di partire un po' allo sbaraglio: valige semi-vuote, composte da qualche costume colorato, sandali bassi,  occhiali da sole, crema solare e un paio di abitini. Niente di più, niente di meno. Voglio solo starmene a prendere il sole, a guardare i bei ragazzi (leggende narrano che a Ibiza sono davvero sexy) e a passare tutta la notte a ballare e a divertirmi.
Le vacanze perfette per una ragazza single.
Io e Acidella ci siamo accordate nella seguente maniera: se entro agosto ci fidanziamo, una settimana prima della vacanza ci prendiamo una pausa di riflessione per incongruenza caratteriale con i nostri ipotetici fidanzati. Niente legami quando siamo in vacanza. Niente telefonate, niente messaggini smielati, niente "tu mi manchi, ma io ti manco?", niente e nessuno.
Ah, non vedo l'ora! L'unico problema è ... La linea. Non posso, anzi, non possiamo mica andare a Ibiza  flaccide come delle mozzarelline e grassoccie come zampogne! L'inverno è stato molto cattivo con me. Ho iniziato a fare meno sport e fortunatamente non ho ripreso peso, ma i miei muscoli non sono tonici come l'estate scorsa. Sembro fatta di pasta di mandorle. Se mi toccate con un dito, rimane la traccia nelle mie burrose carni. Mi sento proprio fuori forma.
A dire la verità l'inverno non è stato molto buono nemmeno con Acidella: la costringerò a venire con me a correre. Dobbiamo andare a Ibiza con dei muscoli di acciaio.
Forse l'unica sulla quale l'inverno non ha avuto effetti malefici è mia sorella: l'altro giorno si lamentava con me (CON ME!) di aver perso troppo peso! Poverella non se lo spiega mica, come fa, visto che mangia più schifezze di una discarica e non andrebbe a correre nemmeno se la pagassero!
"Forse sarà lo stress" mi ha detto, tutta triste. Già, lo stress... Io quando sono stressata mangio qualsiasi cosa sia commestibile e la assimilo tutta sulla pancia alla velocità della luce!
Ma giuro che ora le cose cambieranno. Devono, per la prova costume.
Sì, perchè quando sono lì, voglio sentirmi una Diva, con la D maiuscola. Voglio sdraiarmi al sole, con occhiali da sole grandi e retrò, con un cappello di paglia in testa, mentre degli uomini aitanti e ben oleati mi sventolano delle foglie giganti per farmi aria, coperti solo da succinti slip... Il tutto sorseggiando un cocktail ghiacciato. Come nel più roseo dei sogni.
Sogno troppo? NO. Io ci riuscirò, statene certe.
Ho ricominciato ad andare a correre da ieri e ho anche ricomprato la pasta integrale e rispolverato la bilancia da cucina. Non spero di dimagrire ma almeno di riuscire ad andare al mare con un aspetto dignitoso.
E mentre io mi faccio tutte queste paranoie mi accorgo che... Ancora non abbiamo nemmeno prenotato!
Giuro che domani vado in agenzia di viaggi! E voi, avete iniziato a rimettervi in forma per la bella stagione?
Buona settimanaaaaaaaa!


domenica 24 febbraio 2013

Volersi bene non basta.

E' l'ultima sera, giuro che è l'ultima.
Così non si va avanti.
Guardo fuori dal finestrino di quell'auto appannata dalle troppe urla.
O mi vuole o non mi vuole. Non c'è alternativa.
Le lacrime rigano il mio volto, ho l'orribile vizio di piangere quando sono arrabbiata. E più piango, più mi arrabbio e mi innervosisco perchè mi sembra di essere così debole, e il nervosismo mi fa piangere ancora di più... E tutto questo mi fa scoppiare il cervello.
Lui è accanto a me, cerca di guardarmi in faccia da tutta la sera, ma lo evito molto bene.
Adesso è calmo, ha smesso di urlare.
Posso sentire il suo sguardo pacato su di me.
Mi ricorda mio padre, quando da piccola mi guardava con quell'aria divertita, quando gli tenevo il broncio.
Non mi volto, i suoi occhi azzurri li conosco anche troppo bene.
"Non guardarlo!", mi ripeto, "Non guardarlo o finirai per perderti in lui!"
Così continuo a fissare la pioggia, che si intravede a malapena, per tutto il vapore condensato che c'è. Nemmeno avessimo fatto l'amore!
"Voglio sapere se tu mi vuoi o no, perchè io ancora non l'ho capito!" dico stizzita, tutto d'un fiato. Pare quasi che parli con il vetro! Ma lui capisce dove voglio arrivare; lo sento sospirare e muoversi verso di me. Mi prende una mano e io cerco di scansarla, ma mi stringe in una morsa gentile anche se comunque fortissima.
Cerca di ignorare il mio sguardo vacuo che si posa dappertutto, tranne che sulla sua faccia. Cerca di ignorare la rigidità della mia mano tra le sue.
"Ti dirò... Io ti vorrei anche molto volentieri. Ma adesso non sono pronto".
Gli vorrei tirare un pugno in faccia.
"Non ho il coraggio, lo so" aggiunge.
"Quando lo avrai sarà troppo tardi". Forse già adesso è troppo tardi, ma non glielo dico.
Vorrei che lasciasse la mia mano, vorrei che le lacrime smettessero di colpo di uscire dai miei occhi, vorrei solo poter scappare da quella macchina.
Allunga una mano verso il mio volto, per accarezzarmi, ma io mi scanso brutalmente.
"No, non mi toccare."
La rabbia che ho dentro monta ancora di più: sa benissimo che quando sono così nervosa odio essere toccata. Ma tutti gli uomini hanno questo vizio orribile di volerti accarezzare quando tu vorresti solo picchiarli? Questo davvero non me lo spiego.
Ma lui mi attira a sé e fa per abbracciarmi.
Io mi irrigidisco e mi divincolo:
"No, lo sai, lo sai che quando mi incazzo odio essere abbracciata."
"Calmati" mi trattiene e mi stringe forte, anche se ho i pugni chiusi e non lo abbraccio. Non ce la faccio, ma sembra che non lo capisca. Mi odora i capelli e mi tiene così qualche secondo, poi mi sussurra all'orecchio:
"Ti voglio bene"
"Io no" gli rispondo, nera tra le lacrime.
Decide di riportarmi a casa e io decido di fargli ascoltare quella canzone che mi fa pensare così tanto a lui.
Questa è l'ultima occasione che ho per farlo.
Lui è un pò più allegro, quando arriviamo sotto casa mia.
Io sono molto triste, invece.
Mi dice di cercare le chiavi e che resterà ad aspettare fino a che non sarò entrata nel portone.
"Hai questi trenta secondi per dirmi che non vuoi che io vada via, ti prego, dillo. Dimmi che troverai quel maledetto coraggio. Dimmi che non posso uscire così dalla tua vita. Dillo." Penso questo, mentre armeggio con la borsa alla ricerca delle mie chiavi, che questa sera sono così importanti.
Lui mi guarda sempre molto tranquillo, in religioso silenzio.
Quando sente il tintinnio delle chiavi, mi guarda dritto negli occhi e mi fa quella domanda, quella che io odio, ad ogni addio.
"Me lo dai almeno un ultimo bacio?"
Io non do ultimi baci. Un mio ultimo bacio è sempre il penultimo, già lo so. Poi mi fa rabbia, l'idea dell'ultimo bacio, non ha senso! Perchè se tu senti di volermi baciare ancora e io sento di volertelo dare, questo maledetto bacio, vuol dire che non è finita! E io non ce la faccio.
Gli sorrido:
"Sì, va bene".
Mi avvicino a lui ma gli porgo la guancia, quando mi bacia. Non ci saranno ultimi baci.
Sento che ci è rimasto un pò male, che vorrebbe dirmi tante cose, ma io sto già aprendo lo sportello dell'auto...
"Aspetta, vieni qua!"
Mi avvicina di nuovo e mi bacia vicino all'orecchio, per poi dirmi, con voce tremante:
"Io ti voglio bene, e questo vale più di cento baci, ricordalo sempre".
Io mi stacco e scendo dalla macchina salutandolo con la mano.
Mentre apro il portone lo sento urlarmi dietro "Ci vediamo presto, per una birra ok?"
"No, è meglio di no".

Dieci minuti dopo il mio cellulare vibra; mi è arrivato un sms:
"Scusa se ti ho fatto soffrire, scusa se ti ho delusa, scusa se ti ho indotto a pensare brutte cose di me"
Mi viene solo da rispondere:
"Scusa se ti ho fatto arrabbiare, scusa se non posso rinunciare a te e se spero ancora che volerci bene basti per stare insieme. Scusa se mi mancherai."

E' andata. Finita. C'è chi dice che tornerà a coppe, c'è chi scommette su quanto tempo ci metterà.
Io? Io spero per lui che non torni.
E' tutto un pò più triste, ma sicuramente così è anche tutto più facile.


sabato 9 febbraio 2013

Fare la spesa o lavorare? Questo è il problema.

Io sono una femmina piuttosto Alfa. Di solito, lo sono.
Una di quelle femministe femminili, non so se avete presente... Quelle con le idee chiare quasi sempre, che hanno una posizione in ogni argomento di conversazione ma che comunque tentano di capire anche le idee dell'altro. Una decisa ma tollerante. Avete capito che intendo?
Ecco, DI SOLITO LO SONO.
Poi succedono queste situazioni che diventano eccezioni alla mia democrazia e alla mia tolleranza. E vado fuori di testa.

Lavoro in un piccolo ufficio ricavato in una vecchia concessionaria, e ancora più della metà del posto non è stato adattato, quindi c'è ancora l'insegna e un grande spazio inutilizzato.
L'ufficio è diviso nel nostro striminzito call centre e i vari ufficietti degli ingegneri.
Quel manzo del mio capo ha ben pensato di ingrandire il call centre e mettere più personale, visto tutto lo spazio che c'è. Insomma, il bellone ha fatto una bella pensata, niente da obbiettare a riguardo. Peccato che stia già facendo le selezioni per il nuovo personale, senza avere il posto dove piazzarlo.
Ha ben pensato che quattro di noi, le ragazze che ci sono da più tempo, dobbiamo trasferirci in un ufficio affiliato a più di 40 km dal solito, dovendo fare andata e ritorno due volte al giorno, visto che facciamo lo spezzato e non il turno.
E lui, sull'orario non transige! Niente turni, solo lo spezzato per tutti.
Noi, senza fare troppe polemiche, ci siamo organizzate con la superiore, nella seguente maniera: ci saremmo divise in due gruppi da quattro, e in base ai propri impegni saremmo andate nell'altro ufficio lontano una sola volta al giorno, facendo un'altra parte dello spezzato nell'ufficio vicino. Questo implicava che tutti i giorni, tutte noi ci saremmo fatte la sfacchinata una volta al giorno. Non era un gran problema, visto che il capo ci ha accordato un rimborso spese per chi prendeva l'auto.
Problema risolto, anche se nessuno era particolarmente felice.
Finchè non lo hanno saputo Lucifero e la sua amica Belzebù.
E da lì, l'inferno ha avuto inizio.
"No, io non ci voglio andare!" si è messa a praticamente a frignare.
"Insomma, tutti sanno che in un posto di lavoro non si può avere tutto, un sacrificio possiamo anche farlo, per un pò di tempo", le ho detto io, convinta che si sarebbe calmata.
In un secondo, le chiome platinate le si sono drizzate in testa e stava per inghiottirmi nel vortice dell'aldilà. Tutta indiavolata e nervosa, mi ha detto:
"Tu EnneN parli bene! Hai 21 anni e non hai responsabilità, non hai un marito", neanche tu Lucifero: ti sei appioppata a casa del tuo ragazzo così, e ci stai quando ti pare "non hai nessun tipo di impegno!"
Eccola! Ma che ne sai te? Non so quale santo mi ha trattenuta dal tirarle il computer che avevo davanti.
"Già, e poi facciamo un lavoro che ci impegna tutta la giornata!" si è messa a rincarare Belzebù "Non possiamo sprecare tutto quel tempo per il tragitto".
"Ragazze, facciamo un part-time di quattro ore! E ci danno il rimborso spese!" mi sono messa a ridere io.
Loro stavano per mangiarmi dopo questa, lo vedevo chiaramente dagli occhi fuori dalle orbite e il fumo che usciva dalle loro narici.
Qui è avvenuto il fatto che mi ha fatto perdere tutta la tolleranza di cui mi ero armata.
Dalla bocca di Lucifero, mentre Belzebù annuiva, sono uscite le seguenti parole:
"Io devo fare la spesa per far mangiare il mio fidanzato".
Allora, io sopporto tutto, cerco di capire TUTTO, ma questo non lo accetto.
LUCIFERO, FINO A IERI DICEVI CHE LA SPESA LA FAI FARE A TUA NONNA, LA CASA LA FAI PULIRE AL TUO FIDANZATO, FAI CUCINARE A TUA MADRE E TU DEVI SOLO PENSARE AD ANDARE DALL'ESTETISTA E DAL PARRUCCHIERE.
Sono convinta che ognuno abbia la sua vita, ma il lavoro ha una certa importanza. E tu non mi puoi dire che non puoi lavorare per fare la spesa, perchè se non lavori, la spesa con che la fai?
Insomma, questa donna che sta per compiere 30 anni è una completa cretina, che crede di poter trattare male chiunque perchè deve fare la spesa.
Ma quale spesa e spesa. E' che tu, Lucifero, non hai fame. La pappa ce l'hai già bella e scodellata.
Com'è che oggi, all'improvviso, sei diventata un'angelo del focolare? Ma soprattutto, perchè te la prendi con me, che ho solo espresso il mio parere? Ti darei tante di quelle mazzate da farti rintronare il cervello, per vedere se almeno così qualche idea al verso ci entra.
Più tardi, in serata, mi è stato riferito che ha chiamato il capo per questa faccenda, lamentandosi all'infinito e che lui le ha risposto così: "Tu devi parlare solo se le tue parole sono più intelligenti del tuo silenzio".
E io mi sono detta: QUESTO E' L'UOMO PERFETTO.

Detto questo, vi auguro un buon week-end, mentre ancora mi crogiolo nel dubbio: lavorare o fare la spesa?
Baci.


domenica 3 febbraio 2013

Ventuno anni di EnneN

Era il trenta gennaio millenovecentonovantadue, quando, all'ospedale di Ancona, emettevo il mio primo vagito. Mio padre dice che erano le sette e mezza del pomeriggio, mia madre non sa nemmeno bene che giorno era.
A riguardo, in passato abbiamo avuto molte liti: mia madre avrebbe giurato che era il trentuno, mio padre continuava a insistere sul trenta. Alla fine ho deciso io: il trenta era un numero che mi piaceva di più e ho deciso che era quello il giorno della mia nascita.
Sono nata un pò per scherzo, proprio come sono stata concepita (immagino per colpa dei programmi poco interessanti in tv): sono uscita dal pancione di sei mesi, e pesavo solo un chilo e duecento grammi. "Eri così piccolina!" mi dice mia madre, con gli occhi un pò lucidi, "Ma eri brutta un colpo, tutta piedi e testa".
Io, che piccola e magra non sono quasi mai più stata in tutta la vita, oltre che da un destino decisamente burlone, sono stata segnata anche da un nome più brutto della morte (che non vi dirò, ma fidatevi, che i miei hanno avuto un fantastico senso dell'umorismo, nel mettermelo). Ogni tanto, tutt'ora, prendo da parte mia madre e le chiedo perchè, con tutti i nomi belli, femminili ed eleganti, lei abbia scelto per me, SOLO per me (eh, già, perchè mia sorella ha un nome proprio elegante) proprio il peggiore. Lei ha pure l'arroganza di indignarsi e trattarmi male. Mah!
E se penso che ho già ventuno anni... mi viene una felicità immensa.
La mia vita, sarcastica quanto me, va avanti con colpi di scena che mi lasciano di stucco.
E io non vedo l'ora che passi un altro anno.

Pensate che quest'anno mia madre si è perfino ricordata di farmi gli auguri... il trenta!
Buona settimana!

domenica 27 gennaio 2013

Io le spie non le sopporto proprio!

I fatti stanno così: io le spie non le sopporto proprio! Soprattutto sul posto di lavoro.
E' da venerdì che sono arrabbiata come una bestia, perchè quella simpaticona di Lucifero è andata dal capo a dire che io e le altre colleghe mandiamo gli sms durante l'orario di lavoro. Io vivo di sms. E di Facebook. Non faccio altro che stare attaccata al cellulare a messaggiare e chattare, quando sono al lavoro. So che non dovrei ma... Mi annoio a morte! E poi lo facciamo tutte, anche la stessa Lucifero.
In tutto ciò, la domanda principale che mi pongo è: CHE CAVOLO GLIENE FREGA A LEI? Manco fosse la responsabile del call centre! Sospetto seriamente che sia l'amante del capo!
Grazie a questa sua simpatica abitudine, ci hanno tolto internet, e ora ci toglieranno pure i cellulari!
No, questa non è una situazione sopportabile, cara Lucifero! Tu mi stai facendo deliberatamente la guerra, e credimi, che non ti conviene più di tanto. In questo periodo, poi, sono pure a dieta, e con il nervosismo accumulato potrei farti venire voglia di suicidarti con una singola frase. Sono nervosa, cattiva, NEVROTICA. E la colpa, per la maggiore, è la tua. Le altre persone che hanno colpa del mio nervosismo sono i miei amici: mi tiranneggiano un sacco perchè sanno cosa mi regalerà Zaffiro per il compleanno.
E io sono così curiosa... Ma fortunatamente il 30 è vicino!

E' così strano, quando sei felice così tanto da non poterlo esprimere. E mentre penso questo, lui mi guarda con i suoi occhi limpidi e mi chiede, un pò triste: "Ma tu ci staresti con me tutta la vita?"
Io non so cosa rispondere, sono spiazzata, e non riesco a dire niente, mentre il mio cervello parte a mille.
"Non lo so, non me lo sono mai chiesto. So che se questo sei tu, ti guarderei ridere alle tue stesse battute per sempre, e mi divertirebbe vedere come ci rimani male se nessun altro ride. Mi perderei nei tuoi discorsi infiniti, giurando a me stessa di arrivare infondo, riuscendoci la metà delle volte. Riderei fino alle lacrime delle tue facce buffe, degli scherzi che mi fai, di come mi prendi in giro.
E probabilmente crederei in te per sempre, come ci credo ora. Sono sicura che ti appoggerei in ogni idea, anche la più banale, perchè so che puoi fare e diventare cosa vuoi. Forse lo farei anche perchè i tuoi occhi si illuminano quando sei felice.
Di sicuro ti prenderei in giro e ti direi spesso che sei stupido, ma tu non ascoltarmi! Te lo dico solo perchè ti voglio troppo bene e non so mai come dirtelo.
E sarei romantica poco spesso, ma non ti farei annoiare mai. Ti terrei sveglio qualche notte, ti farei arrabbiare  ogni tanto e tu forse fareste piangere me, ma so che faremmo sempre pace, non riesco a tenerti il muso.
Forse non ci innamoreremmo mai come nei film, non ci baceremmo come nei romanzi rosa, ma so per certo che ti guarderei invecchiare felice, mentre perdi i capelli e ingrassi, senza perdere un briciolo di allegria.
E, infine, sì, dormirei con te tutte le notti, culo contro culo, solo per poterti vedere ogni mattina.
Non lo so, non lo so se starei con te tutta la vita, non so nemmeno questo sentimento cosa sia, so solo che l'unica cosa che voglio sei tu."

lunedì 21 gennaio 2013

Vivere in un romanzo banale.

O il destino mi prende deliberatamente per i fondelli, o sono l'eroina di un romanzo banale a mia insaputa.
Avete presente Bella di Twilight? Ecco mettete qualche chilo, tingetele i capelli di biondo, buttatele un pò di pepe addosso e voilà! EnneN è servita!
Eh, sì, la fine dei miei 20 anni è un susseguirsi continuo di colpi di scena!
Allora, partiamo dal fatto che ho perso due chili in una settimana, e se continuo con la mia dieta, di questo passo arrivo al mio compleanno davvero smilza.
Vi spiego: per la sera dei miei 21 anni devo essere bellissima, fasciata da un meraviglioso vestito nero con lo spacco, in stile Jessica Rabbit, il problema è che il tessuto di questa meraviglia di stoffa è impietoso, di quelli che mettono in evidenza i rotolini.
Quindi mi sono messa a dieta nella dieta, cioè mangio pochissimo. Mia madre è molto felice dei miei semi-digiuni, io soffro ma ho una volontà di ferro: devo essere uno spettacolo per gli occhi.
Poi stare a dieta ferrea con mia sorella davanti che si mangia di tutto, mi fa impazzire... Ma fino ad ora reggo.
A parte questi due miseri chili persi, mi ha chiesto di uscire uno dei ragazzi più sensuali che si possano vedere: una montagna di muscoli con la tartaruga, uno di quei quarti di manzi che esistono solo in tv.
Avete presente Thomas Forrester, il figlio di Ridge su Beautiful? Ecco questo tipo gli somiglia vagamente, giusto per farvi capire di che grado di bellezza parliamo.
Arrivando al dunque, però potrei fare invidia alle peggio Telenovelas, per quello che vi sto per dire: vi ricorderete sicuramente del giovane principe azzurro (eh sì, proprio principe! -.-") che mi ha mollato qualche giorno fa, vero?
Ecco, sapete quanto tempo è stato capace di vivere senza di me? Quattro giorni contati.
E chi lo avrebbe mai detto? Ha preso le sue quattro frasi fatte da Baci Perugina e con passione si è praticamente dichiarato.
"Io ti sogno, ti penso... Mi sono fissato con te". Aveva un faccino da cane bastonato!
Sarò sincera, mi ha stupito.
Ma stavolta me la tirerò con lui. Se mi vuole deve letteralmente sudare, comprare rose, cioccolatini e scrivere lettere. Deve dimostrarmi che mi vuole.
No, non basterà sbattere gli occhioni blu, no, caro Zaffiro.
Adesso è ora che tu conosca la EnneN cattiva, quella che se la tira davvero, la femminista incallita. Pentirsi non basta.
Adesso, se mi vuoi, ti alzi e vieni a prendermi, costi quel costi.
In pratica, voglio che renda la cosa seria e ufficiale.
E se non lo fa, c'è pur sempre Thomas Forrester che mi aspetta.
Buon inizio settimana ragazze!

domenica 13 gennaio 2013

Ridiamoci su!

Negli ultimi giorni ho pensato che il mio destino sia volto alla comicità.
Ma sì, sento proprio di essere una Geppi Cucciari dei poveri. Penso che se mi baso sulla mia travagliata e divertente esperienza, scriverei una satira sugli uomini davvero esilarante.
Come ho già spiegato in maniera nebulosa, con Zaffiro è finita.
La cosa non mi ha scossa molto, se non per il fatto che era un film già visto e rivisto.
Insomma, gli uomini hanno un repertorio di frasi che sono uguali per tutti, non so come cavolo fanno. Possono venire dall'altra parte del mondo, essere cresciuti a migliaia di chilometri di distanza, ma state sicure che quando vi mollerano, vi diranno le stesse identiche parole. Sia che stiate con un italiano, con uno svedese, con un burundino, con un cinese... La solfa è sempre quella.
Io non so se vengono tramandate di padre in figlio o se ce le hanno già stampate nel DNA, ma so che tutti i ragazzi con cui sono stata mi hanno detto le stesse cavolate.
Partiamo dalla famosissima frase: "Sei una ragazza splendida, sono io che sono un coglione".
Perfetto, sai che sono meravigliosa, sai di fare schifo, invece di lasciarmi dovresti ringraziare Cristo che ti ha fatto un regalo bello come me. Ma non è finita qui, perchè loro, imperterriti, mi devono rassicurare sulla mia perfezione (che già conosco, grazie), e allora iniziano a dare la colpa al destino: "Sei quella giusta, ma al momento sbagliato".
Ma che discorso è? Questo non l'ho mai capito! Se sono quella giusta lo sono ORA, ADESSO, perchè i treni passano una volta sola, anche perchè se aspetto che tu sia pronto e alla mia altezza, divento vecchia.
Passiamo al "Non ti dimenticherò mai, cucciola mia!" e tu ti senti così intenerita da quel nomignolo, che lui ti ripete da tutta la sera. In realtà capisci solo due ore dopo che ti sta chiamando così perchè già non si ricorda come ti chiami. Triste realtà: gli uomini hanno la memoria di un pesce rosso, per cui, dopo due giorni che non ti vedono già non si ricordano nemmeno di averti mai incontrato in tutta la loro vita, anche se siete stati insieme anni su anni.
Ah, potrei continuare all'infinito con le castronerie che ho sentito uscire dalle boccucce di tutti questi tesori, ma mi limiterò a raccontarvi l'unica cosa che ha distinto Zaffiro da tutti i suoi predecessori. Lui mi ha detto una cosa che gli altri non mi hanno mai detto:
"Comunque mi chiedo perchè una ragazza carina e intelligente come te non ha ancora il fidanzato. E' come se non ti volesse nessuno. Eppure ci si sta così bene con te! Forse te la tiri troppo"
Ora, io sono particolarmente democratica quindi non l'ho mangiato subito, ma dopo questa, credetemi, mi usciva il fumo dalle orecchie.
Forse se n'è accorto e ha tentato di recuperare: "Dai, sono sicuro che se il prossimo lo tratti come hai trattato me, resterà".
E lì ho deciso che il primo corpo contundente che avrei trovato a portata di mano glielo avrei dato in testa con tutta la forza che avevo. Peccato che non ci fosse nulla nelle immediate vicinanze.

Comunque, tirando le somme, sto bene.
Non mi mancherà, di questo ne sono sicura. Mi è dispiaciuto, su questo non posso mentire, ma è stato meglio così, vuol dire che per me c'è altro.
Anche perchè io credo fermamente che chi ti vuole ti prende, il resto sono scuse, e se ne trova, vuol dire che non ti vuole davvero.
Buona domenica a tutte!

venerdì 11 gennaio 2013

L'ultimo dei cretini... Speriamo

E' finito anche questo trip romantico cominciato per caso.
E' finito con le stesse quattro frasi messe in croce, quelle che sono state pronunciate mille volte da altre voci, da altri volti, da altri occhi.
"Sei splendida MA..."
E' il MA che frega.
E alla fine di tutto scopro che non era diverso dai suoi predecessori, Stronzi fino al midollo.
Andato, sparito.