sabato 9 febbraio 2013

Fare la spesa o lavorare? Questo è il problema.

Io sono una femmina piuttosto Alfa. Di solito, lo sono.
Una di quelle femministe femminili, non so se avete presente... Quelle con le idee chiare quasi sempre, che hanno una posizione in ogni argomento di conversazione ma che comunque tentano di capire anche le idee dell'altro. Una decisa ma tollerante. Avete capito che intendo?
Ecco, DI SOLITO LO SONO.
Poi succedono queste situazioni che diventano eccezioni alla mia democrazia e alla mia tolleranza. E vado fuori di testa.

Lavoro in un piccolo ufficio ricavato in una vecchia concessionaria, e ancora più della metà del posto non è stato adattato, quindi c'è ancora l'insegna e un grande spazio inutilizzato.
L'ufficio è diviso nel nostro striminzito call centre e i vari ufficietti degli ingegneri.
Quel manzo del mio capo ha ben pensato di ingrandire il call centre e mettere più personale, visto tutto lo spazio che c'è. Insomma, il bellone ha fatto una bella pensata, niente da obbiettare a riguardo. Peccato che stia già facendo le selezioni per il nuovo personale, senza avere il posto dove piazzarlo.
Ha ben pensato che quattro di noi, le ragazze che ci sono da più tempo, dobbiamo trasferirci in un ufficio affiliato a più di 40 km dal solito, dovendo fare andata e ritorno due volte al giorno, visto che facciamo lo spezzato e non il turno.
E lui, sull'orario non transige! Niente turni, solo lo spezzato per tutti.
Noi, senza fare troppe polemiche, ci siamo organizzate con la superiore, nella seguente maniera: ci saremmo divise in due gruppi da quattro, e in base ai propri impegni saremmo andate nell'altro ufficio lontano una sola volta al giorno, facendo un'altra parte dello spezzato nell'ufficio vicino. Questo implicava che tutti i giorni, tutte noi ci saremmo fatte la sfacchinata una volta al giorno. Non era un gran problema, visto che il capo ci ha accordato un rimborso spese per chi prendeva l'auto.
Problema risolto, anche se nessuno era particolarmente felice.
Finchè non lo hanno saputo Lucifero e la sua amica Belzebù.
E da lì, l'inferno ha avuto inizio.
"No, io non ci voglio andare!" si è messa a praticamente a frignare.
"Insomma, tutti sanno che in un posto di lavoro non si può avere tutto, un sacrificio possiamo anche farlo, per un pò di tempo", le ho detto io, convinta che si sarebbe calmata.
In un secondo, le chiome platinate le si sono drizzate in testa e stava per inghiottirmi nel vortice dell'aldilà. Tutta indiavolata e nervosa, mi ha detto:
"Tu EnneN parli bene! Hai 21 anni e non hai responsabilità, non hai un marito", neanche tu Lucifero: ti sei appioppata a casa del tuo ragazzo così, e ci stai quando ti pare "non hai nessun tipo di impegno!"
Eccola! Ma che ne sai te? Non so quale santo mi ha trattenuta dal tirarle il computer che avevo davanti.
"Già, e poi facciamo un lavoro che ci impegna tutta la giornata!" si è messa a rincarare Belzebù "Non possiamo sprecare tutto quel tempo per il tragitto".
"Ragazze, facciamo un part-time di quattro ore! E ci danno il rimborso spese!" mi sono messa a ridere io.
Loro stavano per mangiarmi dopo questa, lo vedevo chiaramente dagli occhi fuori dalle orbite e il fumo che usciva dalle loro narici.
Qui è avvenuto il fatto che mi ha fatto perdere tutta la tolleranza di cui mi ero armata.
Dalla bocca di Lucifero, mentre Belzebù annuiva, sono uscite le seguenti parole:
"Io devo fare la spesa per far mangiare il mio fidanzato".
Allora, io sopporto tutto, cerco di capire TUTTO, ma questo non lo accetto.
LUCIFERO, FINO A IERI DICEVI CHE LA SPESA LA FAI FARE A TUA NONNA, LA CASA LA FAI PULIRE AL TUO FIDANZATO, FAI CUCINARE A TUA MADRE E TU DEVI SOLO PENSARE AD ANDARE DALL'ESTETISTA E DAL PARRUCCHIERE.
Sono convinta che ognuno abbia la sua vita, ma il lavoro ha una certa importanza. E tu non mi puoi dire che non puoi lavorare per fare la spesa, perchè se non lavori, la spesa con che la fai?
Insomma, questa donna che sta per compiere 30 anni è una completa cretina, che crede di poter trattare male chiunque perchè deve fare la spesa.
Ma quale spesa e spesa. E' che tu, Lucifero, non hai fame. La pappa ce l'hai già bella e scodellata.
Com'è che oggi, all'improvviso, sei diventata un'angelo del focolare? Ma soprattutto, perchè te la prendi con me, che ho solo espresso il mio parere? Ti darei tante di quelle mazzate da farti rintronare il cervello, per vedere se almeno così qualche idea al verso ci entra.
Più tardi, in serata, mi è stato riferito che ha chiamato il capo per questa faccenda, lamentandosi all'infinito e che lui le ha risposto così: "Tu devi parlare solo se le tue parole sono più intelligenti del tuo silenzio".
E io mi sono detta: QUESTO E' L'UOMO PERFETTO.

Detto questo, vi auguro un buon week-end, mentre ancora mi crogiolo nel dubbio: lavorare o fare la spesa?
Baci.


1 commento:

  1. E chi lo sa!
    Ognuno ha le sue esigenze.
    Certo che 40 km non sono pochi.

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Grazie per i vostri commenti! :)