venerdì 31 agosto 2012

LAVORO IN UNA TRINCEA

Eh, sì, tempi duri nel call centre di telefonia dove lavoro, tempi duri. "Non riuscite più a produrre" ci accusa la famosa Capa Suprema, meglio conosciuta come Crudelia DeMon o in alternativa Satana (così la chiamava Tezò) o in alternativa Hitler, "eppure i ragazzi che vendono luce e gas fanno così tanti contratti!".
E a guardarci ci sono differenze quasi palpabili tra noi "Telefono" e loro "Luce": appena si mette piede nel nostro call centre si trova la sottoscritta, fornita di jeans stretti, maglie scollate e tacchi alti mentre si lima le unghie fingendo di ascoltare la canata del cliente incazzato di turno. Poco più in là c'è I. alla sua scrivania, che da brava responsabile sta su Facebook con l'Iphone a farsi gli affaracci suoi. Tutti gli altri operatori se ne stanno ad ammazzare il tempo chiacchierando tra loro e giocando a Briscola.
Nel call centre Luce, invece, sono tutti, e dico, TUTTI dediti a qualche importante telefonata per salvare il mondo da un imminente black out o ad aiutare Superman a cuocersi un uovo al tegamino.
Questa è l'unica differenza e vi spiego il perchè: se si telefona per 3 anni di fila, tutti i giorni (salvo la domenica, ovvio) alle stesse 4 persone, alla fine queste ci mandano a ... farci benedire.
Se invece una persona che non è mai stata chiamata viene contattata per risparmiare il 10% della salassata di luce e gas che paga ogni bimestre, è ben contenta di ascoltarti. Tutto qui, non c'è altra motivazione.
Giustamente, però, Crudelia DeMon e la sua astuzia infinita non possono arrivare a capire questo semplicissimo meccanismo (come non arriva a capire che i peli sotto le ascelle non sono AFFATTO di moda) e allora cosa fa? Licenzia quasi tutti, perchè siamo noi che non funzioniamo.
La cosa più buffa sapete qual'è? Che se speravo di essere in quel 90% di operatori che rischia il licenziamento... mi sto sbagliando di grosso. A quanto pare io "porto risultati" (per usare la sua terminologia) così non credo che mi licenzierà o mi sbatterà nel call centre Luce a fare tanti soldi. No, io sono destinata a prendere 2 spiccioli con il telefono per sempre.
Con un destino da poveraccia che mi attende, prendo il fucile e vado in quella trincea di ufficio, sennò faccio tardi.
Baci, baci!

4 commenti:

  1. Ahahahha é stato stupendo leggere questo post xD Adoro il modo in cui racconti le cose. Riesco ad immaginarmi già il call centre e le "normali" giornate di lavoro. Certo però non dev'essere uno spasso sempre, e sei molto fortunata ad avere un'occupazione per come vanno le cose oggi D: ... Tieniti stretta quel posto, ogni cosa é meglio di niente, soprattutto se ti trovi anche bene dai :)

    Un salutone !! <3 (chissà se avrò speranze anch'io in futuro per un impiego ... Mah >.<)
    Bryin.

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  2. Sì c'è da dire che a parte la Capa Suprema tutti sono simpaticissimi, e i miei colleghi hanno tutti tra i 18 e i 30 anni, a parte qualche eccezione più grandicella. E' come stare a scuola ma invece dei voti prendi lo stipendio. Ti auguro di trovare un lavoro divertente come il mio, in futuro. Magari pagato di più.

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  3. Quindi, non è tanto nera la cosa!
    Menomale!

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    1. Infatti per fortuna che ci si diverte, sennò c'è poco da stare allegri, in quel posto.

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