mercoledì 30 aprile 2014

Oh, finalmente la Primavera!!!

So che i miei ultimi post sono stati un pochino pallosetti, della serie "adolescente in crisi di identità" ma a volte anche io ho bisogno di dare sfogo alla ragazzina capricciosa che si trova dentro di me, (nascosta anche piuttosto male).
Oggi ho deciso di parlare di questo bel periodo dell'anno, di quel periodo di rifioritura della natura e non solo, periodo particolarmente felice per tutti (tranne per chi soffre di allergie), ma soprattutto per noi femminucce, visto che ci offre una particolare scusa per comprare nuovi vestiti.
"Insomma, è arrivata la primavera, come faccio a non comprare quel bel abitino a fiori che probabilmente rimarrà chiuso nell'armadio fino alla prossima primavera?"
Oh, amo gli acquisti fatti con gli ormoni esaltati dalla stagione! Finisci per comprare cose assolutamente assurde che non saprai mai come riutilizzare. Ad esempio, qualche anno fa mi comprai un capo molto trendy, un coprispalle monospalla, cortissimo, in stile top.
Lo adorai, quando lo vidi la prima volta, era così bello, nero, opaco, fatto di una di quelle belle stoffe pesanti che non fanno traspirare niente, e ti soffocano. Lo comprai senza pensarci un momento, poi, arrivata a casa mi resi conto che un coprispalle monospalla, era bello quanto inutile. Non serve dire che è ancora nell'armadio, in attesa che io gli trovi un motivo valido per esistere.
Quest'anno, però, le cose sono diverse.
La primavera non è come si presenta di solito.
Gli uccellini non cantano, il sole non scalda la pelle, i fiori (ci sono da qualche parte???) sono piuttosto infreddoliti e solitari.
Non sembra primavera ma sembra un secondo autunno!
Non fa altro che piovere e piovere... io mi sono accorta che è primavera solo perchè i peli sulle mie gambe hanno iniziato a ricrescere più velocemente!
Ah, quest'anno l'unica cosa positiva è che al posto dello shopping, la crisi mi costringe a vendere le mie scarpe inutilizzate, praticamente nuove e mai messe, che si trovano nel mio armadio dall'anno scorso, quando le comprai senza pensarci abbastanza.
Che sia l'inizio di una vita più consapevole, con un armadio più vuoto?
Io continuo ad aspettare la primavera, sperando che quest'anno non mi dia buca.
Se qualcuno l'avesse vista, la avvisi che è ora di tornare... A costo di minacciarla!

domenica 20 aprile 2014

Mi sono chiusa in casa perchè voi mi facevate sentire più sola di quanto non ero.
Mi sono allontanata perchè per voi ero di serie B, sempre a prendermi in giro e a darmi per scontata, a chiamare solo se eravate soli, sennò dovevo chiamare sempre io.
L'ho sempre saputo, non ve ne eravate accorti?
Non esco con altre amiche, con altri gruppi, con i colleghi. No, non lo faccio.
Esco di giorno, con mia sorella, e sto da sola con lei.
O sto a casa con il mio coniglietto.
O sto DA SOLA.
E SONO FELICE.
Insomma io vi ho sghisciati, perchè non sopportavo di essere trattata come uno zerbino.
Io vi ho piantati volutamente, non c'entra lo stress, non c'entra il lavoro, non ci sono fidanzati.
IO HO SMESSO DI CONFIDARMI, DI FIDARMI E DI PASSARE DEL TEMPO CON VOI, NON PER COLPA DI EVENTI FORTUITI, MA PER MIA UNICA VOLONTA'.

dedicato a: 
Quasi tutte le mie relazioni interpersonali comprese anche le più strette e legate dal sangue.

RIUSCIRO' MAI A RIVELARE DI PERSONA A CHI DI DOVERE QUESTI PENSIERI UN PO' INCAZZATI?
A LIBERARMI DELLA SACROSANTA VERITA'????
Una cosa è certa: per ironia della sorte ora che sono davvero sola, mi sento meno sola di quando avevo mille persone accanto. 
E la solitudine non mi spaventa più, anzi, giova alla mia sanità mentale (e al mio cinismo).
INIZIO A PENSARE CHE E' MEGLIO CHE IO TENGA TUTTE QUESTE RAGIONI PER ME, SENZA FARLE SAPERE AI DIRETTI INTERESSATI.
TANTO COSA POTREBBERO DIRE, IN LORO DIFESA, DI FRONTE AD UNA CORTE CHE HA GIA' DECISO LA SENTENZA???

lunedì 14 aprile 2014

Ciao ciao regole!!!!

LISTA DELLE COSE CHE DOVREI FARE SECONDO LA SOCIETA' (E MIA MADRE).


  1. Perdere una ventina di chili.
  2. Iscrivermi in palestra.
  3. Smettere di indossare i leggins con le maglie lunghe (la leggenda narra che non sono pantaloni).
  4. Tagliare i capelli.
  5. Essere meno scontrosa.
  6. Smettere di ordinare l'Happy Meal da McDonald's e mangiare l'Ovetto Kinder a merenda. (pare che siano solo per bambini)
  7. Cambiare taglio di capelli.
  8. Cambiare rossetto.
  9. Usare una crema anticellulite.
  10. Trovare un fidanzato.
  11. Andare a convivere con il suddetto.
  12. Rimanere incinta dal suddetto (dicesi che sia in voga tra le ventenni, soprattutto le disoccupate).
  13. Sposarmi con il suddetto.

VOCI DELLA LISTA SOPRASTANTE CHE HO INTENZIONE DI FARE, PER LA GIOIA DELLA SOCIETA' (E DI MIA MADRE).










AUGURO UNA... RIBELLE SETTIMANA A TUTTI E UNA BUONA PASQUA!

venerdì 28 marzo 2014

La difficoltà di essere donna

A volte mi chiedo se i problemi delle donne non vengano dal loro DNA.
Insomma, mi chiedo qual'è il motivo che ci spinge a dover parlare, a dove sapere cosa provano le persone per noi, a venire per forza apprezzate, a voler trovare per forza una spiegazione filosofica anche nei gesti più semplici, a giustificare in maniera ridicola tutto e tutti, ma soprattutto vorrei conoscere quale parte razionale del nostro cervello ci spinge a litigare con un uomo alle 2 di notte per farsi raccontare il perchè si è comportato male.
In realtà io lo so perchè ha fatto il cretino, lo so perchè lo conosco: è un immaturo permaloso e voleva farmela pagare.
Ma siccome sono una donna, c'è qualcosa nel mio DNA che mi spinge in maniera irresistibile ad avviare una conversazione che so già che sfocerà in un litigio funesto.
Il farsi piegare perchè da uomo.
Parliamoci chiaro, se ragiono con il cervello so già che non ha senso sperare che un essere, che di natura non è capace nemmeno a trovare un paio di mutande in un cassetto (senza l'accompagno), sappia dirmi in maniera razionale e convincente che si è lasciato prendere dall'orgoglio.
Il mio problema è, che anche se so questo fatto, non posso fare a meno di fare domande e sperare che le sue risposte non mi facciano arrabbiare.
Errore, grosso errore, perchè so anche già in partenza che quando qualcosa mi da sui nervi, non ci sono risposte o frasi che non mi facciano incazzare.
Non è così forse anche per voi?
Allora perchè continuiamo a crogiolarci nelle nostre stesse trappole?
Ah, essere donne è troppo difficile!

martedì 18 marzo 2014

Amore a colpo d'occhio!

L'amore a prima vista esiste.
Esiste in primavera, quando il sole scalda i cuori, acceca gli occhi e inebria i sensi.
Ti coglie all'improvviso, in una mattinata tranquilla, quando sei ancora assonnata.
Il tuo sguardo viene catturato in un attimo, quasi distrattamente, mentre cammini per strada, e quando ti 
accorgi di Lui, quasi ti dimentichi di dove stavi andando.
Lui sembra restituirti lo sguardo ma non ne sei troppo sicura. 
Rallenti il passo e non puoi non sussultare quando ti accorgi dell'intimità che si è creata, con una sola occhiata.
Allora ti fermi e gli sorridi, arrossendo. Da quando sei così coraggiosa?
Lui fa finta di niente ma sei sicura di averlo colpito.
Oh, non sapevi che ne esistessero di così belli. Di solito quando ti sembrano meravigliosi a prima vista, dopo un pò le cose precipitano e tutto finisce con uno sguardo inceneritore, com'è cominciato.
Ma Lui, Lui è diverso. E' così forte, così particolare... nel suo rosso magenta e con quelle cuciture così ben fatte.
Poi è laccato e tu non hai mai avuto un bauletto laccato.
Schiacci il naso contro la vetrina, sicura che il battito strano del tuo cuore, sia amore.
Sospiri alla consapevolezza che la tua non sarà più la stessa, se non sarà tuo.
Ah, le borse firmate!
E con questa  ultima frase ho racchiuso tutto ciò che scatena il mio interesse in questo periodo della mia vita.
Buona giornata e buon sole a tutte voi!

sabato 1 marzo 2014

The girl go wild

Oggi è sabato, in assoluto la mia mattina preferita della settimana.
Sono ancora in pigiama, sono indolenzita da una brutta notte, ma devo raccontare cosa mi è successo ultimamente.
Io lavoro in un call centre molto simile ad un ufficio: nel senso che è un part time ma noi che siamo lì da più tempo (siamo soprannominate dal capo "Le Senior") svolgiamo anche lavori da ufficio e siamo pagate con un compenso a ore e non al raggiungimento di obbiettivi.
A dicembre c'è stata la cena aziendale, prima delle vacanze natalizie, cena che ha riunito noi "le bimbe" del call (che poi non ho capito perchè questa nominata visto che abbiamo anche dei ragazzi come telefonisti) con "i cazzoni avariati" (scusatemi per l'espressione "avariati" ma a volte ci sta qualche francesismo) del commerciale e tutto il resto dell'ufficio.
Da quando il mondo è mondo, tra i consulenti e gli operatori non corre buon sangue, si sa. Se qualcuna di voi lavora nel settore del call centre lo sa benissimo. Loro ci prendono come gli schiavetti personali, e noi li sputtaniamo dalla mattina alla sera.
Fatto sta che il caso ha voluto che io vincessi il premio come miglior operatrice dell'anno e che finissiincameradalettoconunodeiconsulentigiovanialle3dinotte per festeggiare.
Niente di che ragazze, lui ha più di 30 anni ma ragiona come un quindicenne, quindi non è successo chissà cosa.
Però qualcosa è successo. 
Sarà stata l'ebrezza portata da quel vino scadente del ristorante, o l'euforia data dal premio ricevuto, ma insomma, ho pomiciato di brutto con il più cretino dei cretini boriosi.
Di per sè questa non è una gran cosa, anche perchè avevamo deciso di non farne parola con nessuno.
Almeno fino a pochi giorni fa, quando dopo una riunione in sede con i consulenti, il capo viene da me ridacchiando:
"Un uccellino mi ha detto delle belle cose su di te, cose che non mi sarei aspettato da te"
Io l'ho guardato fingendo di non sapere di cosa stesse parlando, ma in realtà lo sapevo oh! Come se lo sapevo!
"Eppure io ti facevo una brava ragazza!" ha continuato, imperterrito.
In quel momento volevo sprofondare, sparire.
Ma ti prego! Lo era andato a raccontare al capo! La mia avventura celebrativa era finita dritta dritta nelle orecchie del capo, che ora mi tiranneggia per divertirsi.
Mi chiama "la più aggressiva, a quanto dicono" e io mi vergogno come un ratto di fogna.
Ora, vabbè che lui a 40 anni è un pochino infantile a prendere in giro una ragazzina di 22 per un'avventura simile, ma è anche vero che QUEL GRAN COGLIONE PATENTATO NON DOVEVA DIRGLI NULLA!
Ero così incazzata con il consulente che l'ho chiamato per avere spiegazioni e l'ho trattato malissimo.
Ero davvero nera, non potevo credere che glielo avesse detto.
"Ma io non gliel'ho detto! Ho solo detto che avevamo bevuto e... isomma io quando bevo è un pò un casino"
Quindi sì, gli aveva detto tutto.
"Ma è il mio capo, cosa dovevo fare?" ha provato a giustificarsi.
"Non dire nulla! E' anche il mio capo!"
Penso di essere stata un pò troppo cattivella,  perchè il giorno dopo si è licenziato, mandandomi il seguente messaggio: "E così sono sparito per magia"
Dite che si è licenziato per colpa mia?
Dubbiosa ma in parte sollevata, vi auguro un buon week end!

sabato 22 febbraio 2014

Il sabato mattina al cup

Dopo quasi un'ora di attesa veramente spallante al cup, affollatissimo di sabato mattina, dopo aver contato tutte le mattonelle del pavimento, dopo aver visto passare circa un migliaio di persone... Ecco che arriva lei.
Bhè mi stavo quasi preoccupando, era impossibile che sia una volta che vado dal dottore, o alle poste, o al cup, non ci sia una "Lei", come la chiamerebbe una mia collega romana "Er signorone" della situazione.
Tutti la riconosciamo appena entra: occhiali da sole griffatissimi, stivaletto di pelle con il tacco a spillo e la borsa coordinata (de sabato mattina come de mercoledì pomeriggio, n'è l'orario o il giorno che cambiano qualcosa) , jeans firmato, capello fatto dal parrucchiere... e qualcosa di dubbia naturalezza: che siano le tette, le labbra, o gli zigomi, il signorone ha sempre qualcosa di rifatto o ritoccato.
Eccola, la vedo entrare magnificamente truccata e in equilibrio su quelle scarpe che sfidano le leggi di gravità, e già so che dirà qualcosa o farà qualcosa che mi farà cadere le braccia.
Che si tratti dell'ultimo trattamento costosissimo che ha provato per il suo viso, o di qualche impegno lavorativo di suo marito a Dubai, il signorone trova sempre qualcuno a cui raccontare le sue peripezie, sfregiando la miseria come se non ci fosse la fame nel mondo.
"Ma guardi signora, ho speso cento euro a seduta, ma poi in quell'angolino dell'occhio quella rughetta non si vedeva più!"
oppure:
"Io ero senza parole, l'azienda, un gruppo di pezzenti guardi, gli diede una camera in un hotel a tre stelle! Ho detto a mio marito che la prossima volta lo deve pagare da sé l'albergo, se dove lavora non hanno un pò di decenza!"
Questa volta si guarda intorno, prende un numero, imbroncia le labbra snaturatamente gonfie e scuotendo i capelli di piega fresca, chiedendo:
"Siete tutti qui per il ritiro delle analisi?" il suo tono è aristocratico e ingenuo, come se fosse la prima volta che vede tante donne in tuta messe insieme, come se non sapesse che esistono le tute, o le persone che indossano tute, o le persone che non sono miliardarie.
Per un attimo tacciamo tutti, e ci guardiamo sbigottiti, poi la coraggiosa irritata di turno, le risponde:
"No, ma la fila la deve lo stesso... Signora!"
Un appello a tutti i signoroni che sono all'ascolto: siete belle, siete ricche (oppure vostro marito è ricco) e noi per questo vi invidiamo, credeteci... Ma smettete di tentare di saltare la fila, perchè i soldi non comprano tutto, la bellezza nemmeno.
E fatela 'st'oretta de fila al cup, tanto dal parrucchiere ci siete già state!
Buon sabato a tutti!

giovedì 6 febbraio 2014

CAMBIARE SENZA VOLERLO

Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento.
Ecco a voi il mio primo post esistenziale del 2014.
Negli ultimi tempi ho notato che non sono più la stessa ragazza che ero una volta.
Non so quando o come sia avvenuto questo cambiamento, non so nemmeno se sia stato improvviso oppure graduale.
A dire la verità non me n'ero nemmeno accorta. 
E' stata un'amica, una cara ragazza che conosco da circa 10 anni, a farmelo notare.
Parlavamo dei regali di Natale e io le dissi che non mi importava niente di riceverne e che non trovavo avesse senso emozionarsi tanto. Non avevo voglia di scartare qualcosa sotto l'albero, alla mia età. Era meglio cucinare qualcosa di buono e fare un bel pranzo, secondo me. Non avevo bisogno di nulla, quindi non c'erano regali che avrei voluto, da nessuno.
"Da quando sei così menefreghista? E' triste sentirti dire così" mi chiese, con curiosità mista a stupore.
Io sono sempre stata molto solare, buona, una ragazza con un animo gentile che vedeva il buono in tutti. Semplice.
Sentirmi parlare con molto crudeltà e la voce piatta, di una festa che di solito tutti amano, l'aveva lasciata di stucco.
"Da quando sono disillusa" le ho risposto, di getto.
In quel momento ho capito che era successo qualcosa, che poi con il passare dei mesi si è rafforzato.
Non sono più quella persona tutta divertimenti e eccessi, al massimo faccio un aperitivo la domenica. Mi sono allontanata da tutto e da tutti, non mi confido con nessuno, e questo mi fa stare bene.
Vado in giro con la testa sulle spalle e non mi importa più di tutte quelle persone alle quali volevo bene: sia quelle che mi hanno ferito, sia quelle che non mi hanno fatto assolutamente nulla.
Ho una cattiveria tagliente, a volte, ma non me ne vergogno, perchè quando la tiro fuori, vuol dire che è utile.
La cosa più strana è che ora amo il silenzio, riesco a conviverci. Prima lo riempivo con voci, musica, persone, urla... Adesso non devo più contornarmi di cose, per stare tranquilla.
Per anni ho cercato me stessa, pensando che l'avrei trovata in libri zen, amori impossibili, amicizie vane.
La realtà è che la vera me stessa l'ho trovata quando meno me l'aspettavo, e sì, non è come avrei pensato...
Non è quella ragazza solare che volevo essere... Ma credo di amarla lo stesso, con tutti i suoi difetti.
Anzi, mi sento orgogliosa di riuscire, finalmente, a guardarmi allo specchio riconoscendo il volto riflesso.

giovedì 23 gennaio 2014

Delirio del giovedì notte.

Che bello, è iniziato da poco il nuovo anno, e con lui la solita vita prevedibile e sicura di sempre.
Su, su, lo so benissimo che anche voi la notte di Capodanno avete bruciato quelle speranze e quei pensieri che pensieri che vi riempivano il cuore, le famose aspettative per il 2014.
Vorrei soffermarmi sul vivo delle aspettative annuali (che sono quasi sempre le stesse) quindi sui rinomati buoni propositi.
Arrivo tardi? E' già passato un mese? Bhè ragazze lo so! Ma l'anno è ancora lungo.
Alzino la mano quelle di noi che si sono ripromesse di perdere quei chiletti di troppo durante l'anno nuovo. 
Non siate timide, io sono la prima a farlo.
E ora alzino la mano quelle che hanno giurato a loro stesse che si sarebbero iscritte in palestra... Bhè vedo che siamo molte.
Penso che saremo in tante anche ad aver deciso di eliminare lo stress dalla nostra vita lavorativa.
Mie care, non so quante di noi manterranno i loro propositi, ma so che ogni anno io faccio sempre gli stessi propositi, che mantengo molto raramente.
In particolare, da quattro anni, ne avevo uno che sapevo già che avrei dovuto mantenere, prima o poi.
Dovete sapere che tra una settimana compio 22 anni, ma ho una paura pazzesca, quasi stupida e ridicola.
Mia sorella, (sia benedetta ora, quella stronza) mi prende bonariamente (ma anche no) in giro da quattro lunghi anni, nella speranza di spronarmi.
Non sono MAI e poi MAI salita in macchina dalla parte del guidatore.
Ho il terrore delle macchine e non ho la patente.
Ebbene sì, io che sono una donna ormai (in)sicura di sè, non so nemmeno accendere una cavolo di macchina.
Ho rimandato per paura l'iscrizione a scuola guida, ma ormai era ora.
E' stato il primo buon proposito che riesco a mantenere volontariamente, in tutta la mia vita.
3 giorni fa sono entrata a scuola guida e mi sono iscritta. E il giorno prima del mio compleanno avrò la mia prima lezione.
Il ragazzo che mi ha accolta mi ha chiesto:
"Senti ma ce li hai già 18 anni?"
In quel momento ho pensato: "Bel modo di compiere 22 anni, no EnneN?"
Tanti auguri a me per la mia ultima settimana da ventunenne e buona notte a voi!
Un bacio

domenica 19 gennaio 2014

SETTE ANNI DI SFIGA.

Ho provato, vi giuro ho provato sul serio a smettere.
Ma non è possibile, devo rassegnarmi al fatto che io sono una SINGLE.
Vi avevo raccontato che mi ero fidanzata, giusto?
Si bhè ora non sono più fidanzata, come potete ben capire.
Devo capire che non sono fatta per stare in coppia.
Insomma, io sono SINGLE INSIDE, non so se è chiaro il mio discorso. Sono troppo abituata a fare gli affari miei, a pensare a me stessa, a non dare conto a niente e a nessuno.
Soprattutto, sono troppo abituata a mettere me stessa davanti alle pretese stupide degli altri.
Per capirci bene, al primo risuono di "Ma non esci un pò troppo? Ma non ti vesti un pò troppo bene? Perchè non resti a casa un venerdì sera?" l'idillio d'amore è finito.
Avanti il prossimo.
Non è cattiveria la mia, ma non posso stare a casa, sola, su facebook a parlare con te, che non vieni mai a trovarmi, anche se non ci dividono nemmeno 2 ore di macchina. Non arrivavi nemmeno a metà strada, quando io ero disponibilissima a farlo! Spiacente ma pretendi troppo da me, senza dare nulla. Addio.
Forse sono troppo egoista? Lo so, ma odio quando vogliono tapparmi in casa e cambiarmi. Io sono così e non cambio, la persona giusta mi capirà e non vorrà togliermi gli amici, il mio stile e la mia maniera di vivere.
Onestamente non mi pento molto di ciò che ho fatto, la mia vita va avanti bene anche così.
Insomma diciamo che fino ad oggi andava avanti bene anche così, fino al momento nel quale, accidentalmente, ho urtato uno specchio e l'ho rotto, facendolo rovinare a terra.
Forse sono un pò paranoica, ma pensate che gli accidenti che mi ha mandato il mio ex fidanzato siano arrivati a destinazione?
Forse ha ragione chi mi definisce un dolce di sale.
Intanto io mi sono beccata sette anni di sfiga, così gratuiti.
Mah, su passeranno in fretta... I primi 22 sono volati! :P
Buona Domenicaaaaaaaaa